Negli ultimi anni si è sviluppata nelle persone una presa di coscienza riguardo a cosa mangiamo; la gente ha incominciato ad abbracciare il modo di mangiare vegetariano mentre altri addirittura il massimo estremismo, l’eliminazione di tutto ciò che è derivante dagli animali e che consiste nel veganismo.
Rispetto a ciò in tutto il nostro paese hanno preso piede i ristoranti vegetariani e vegani e in questo articolo andremo a parlare proprio di quest’ultimi.
In Italia sono sempre di più le persone che fanno uso di prodotti sostitutivi a quelli animali come il latte di soya, di riso, di avena, i formaggi vegetali, gli affettati di origine vegetale e gli hamburger sempre fatti con la soya, con le verdure e con i legumi.
Nonostante questo incremento, sono ancora pochi i ristoranti e tutti gli altri locali che scelgono di avere un menù completamente vegetariano e vegano per cui se si vuole tentare questa strada l’idea è senz’altro ottima.
Come aprire un ristorante vegano
Aprirne uno richiede certamente tanta passione, un investimento elevato e tanto impegno, serve sicuramente un valido piano di lavoro dove preventivare tutto ciò che serve per analizzare costi e ricavi.
Insieme alla burocrazia sarà questione importantissima trovare dei buoni fornitori che vi diano certezze e professionalità nella ricerca della materia prima.
Burocrazia: cosa serve?
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essere maggiorenni
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non avere pagamenti pendenti o fallimento
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detenere il corso SAB o titolo equivalente o esperienza di due anni negli ultimi cinque nel settore della ristorazione
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frequentazione corso HACCP da parte del titolare e dei dipendenti
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richiedere al Comune la licenza commerciale
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detenere l’abilitazione da parte dell’ASL riguardo alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza
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partita IVA
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iscrizione alla Camera di commercio
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iscrizione INPS e INAIL
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dichiarazione di inizio dell’attività richiesta al Comune
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autorizzazione all’esposizione dell’insegna
Investimento: quanto serve?
Il budget che serve è piuttosto alto, almeno 150.000 euro più di un ristorante classico in quanto la materia prima deve sempre essere di primissima qualità e lo chef deve saper realizzare piatti particolari, unici e gustosi lontani dalle nostre abitudini.
E’ importante anche avere la fantasia di creare un menù che non solo attragga le persone che hanno scelto di diventare vegetariane e vegane ma anche la gente che verrà incuriosita da questo tipo di piatti. Si potrà puntare anche sui prodotti biologici e a Km. Zero in modo tale da creare un discorso eco-sostenibile.
Il franchising
Il franchising viene incontro sempre con la formula del marchio già avviato e conosciuto in modo tale da alleggerirvi da alcune incombenze, primo su tutti l’investimento elevato e di affidarvi ad alcune aziende esperte con una clientela e dei fornitori già consolidati.